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Riparare con l’oro 金継ぎ Kintsugi

 

 

L’attività di mediazione è storicamente configurata come pratica informale che prevede il ricorso ad un “terzo imparziale ed equidistante” che, attraverso una chiave di lettura che mira a tener viva la fiducia nella potenzialità e nella ricchezza dello scambio umano, si pone a tutela delle parti nelle situazioni conflittuali: a partire dalla consapevolezza dell’inevitabilità dei conflitti nelle relazioni umane, il mediatore lavora sulle risorse presenti dentro il conflitto, affinché dalla crisi possano generare nuovi legami sociali. Le parole-chiave dell’intervento sono dunque MEDIAZIONE, RIPARAZIONE e CURA DELLE RELAZIONI che si configurano preziosi strumento di tutela in quanto, ponendosi a difesa di tutti gli attori coinvolti, orientano e sostengono la tutela del legame sociale stesso, attraverso il recupero della responsabilità, della partecipazione e della collaborazione.

La mission dell’IsMeS è ben rappresentata dalla filosofia alla base della tecnica Kintsugi.

Il Kintsugi è una tecnica vasaia giapponese attraverso cui le crepe di oggetti di ceramica rotti vengono riempite di una pasta dorata che fa da collante. Nelle società occidentali si è soliti dire: “quando il vaso è rotto, è rotto”. Nella tecnica giapponese, invece, le rotture vengono messe in risalto attraverso la pasta dorata che le lega, valorizzando come da una frattura, attraverso la sua riparazione, possa ri-nascere una forma anche più preziosa e illuminata di nuova luce. L’idea rende bene la possibilità di una rigenerazione di nuovi legami sociali a partire dalla riparazione di una relazione che in precedenza non ha funzionato.